X(dieci)(se
arrivo al capitolo trenta dovrò scrivere qualcosa
di porno? XXX)
Quella
mattina il cielo era sereno. Giuro. Neanche una nuvola. Il Signore era di
buon umore ed io con lui.
Qualche uccello svolacchiava
qua e la tra gli alberi e faceva compagnia alle poche cagne in calore che cercavano
dei corteggiatori, i quali non si facevano attendere a lungo, ma la maggior
parte di questi amori restava incompiuto, separato dalle solide sbarre del cancello
del padrone.
Avreste dovuto vederli quei cani. Sembravano voler volare oltre le
recinzioni e alcuni quasi ci riuscivano per l'impazienza di
aggropparsi l'amata.
Ma quella mattina non era speciale solo per quelle bestie
colte in flagranza alla Romeo & Giulietta.
Quella
mattina non la scorderò mai così come mai la scorderanno Marek, Yedduzzo e Emi e tutti i loro amici. Era la prima mattina delle
vacanze di Pasqua.
Finalmente
si potevano riposare dalle loro
fatiche scolastiche.
Anche
copiare i compiti dai compagni è impegnativo se sei al primo banco e il tuo
compagno ha fatto tutti i compiti sbagliati – considerate
che Mk e Yed erano inbanco
assieme, in prima fila sulla destra, e dietro c’era l’Emi. Elena, una sua
compagna aveva avuto l’onore e la sfiga di
condividere il banco con lui così tutte le mattine si doveva sorbire per
cinque ore di file le puttanate di quei tre. Ancora oggi che la scuola è ormai finita continuo a provare un
po’ di compassione per lei, poverina. Per sua fortuna è tutto finito
- Anche le vacanze di pasqua.
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