XI(undici)
Ho
visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia
affamate nude isteriche trascinarsi su strade di negri all’alba in cerca di
droga rabbiosa hipsters dal
capo d’angelo ardenti per l’antico contatto celeste della dinamo
stellata nel macchinario della notte che in miseria e stracci e occhi
infossati stavano su partiti a fumare nel buio soprannaturale di soffitte
ad acqua fredda fluttuando sulle cime della città contemplando jazz…
Cominciava
così Urlo, la più nota poesia di Allen Ginsberg, la poesia che
tutti i poeti della sua
generazione avrebbero voluto scrivere [lo stesso di santo!santo!santo!la
lingua e la mano e il cazzo e il bucodelculo sono santi!].
Ok, ma voi vi chiederete :-Interessante,
ma tutto ciò cosa c’entra col sito?- Non vi preoccupate, non c’entra
assolutamente niente. Solo non c’ho voglia di scrivere
la storia del sito, ma tuttavia preferisco fare questo piuttosto che latino
o matematica. Quindi
v’intratterrò scrivendovi un po’ degli affari miei.
Per
realizzare questo capitolo mi sono ispirato aNessuno. Nessuno ritengo
si possa considerare il più grande scrittore che sia esistito sulla faccia
della Terra e non solo sulla faccia, ma anche su tutto ilresto
del corpo. E non solo sulla terra, ma anchesull’acqua.
Lo
ritengo di gran lunga superiore a tutti gli impiastracarte
che sono circolati fino ad adesso,
tipo Omero, Luca, Marco, Matteo, Giovanni (che se non hanno
vissuto veramente ciò che gli è successo hanno una fantasia della madonna…o
fumavano troppa erba!),
Virgilio,
financo a quelli più recenti tipo King, Joice, Burroughs, Manzoni, Scott (che tra l’altro
riesce a rovinarsi le trame dei suoi libri da solo!) e potremmo
continuare all’infinito, che tanto di
scrittori ne salteranno sempre fuori da quella specie di cilindro
magico da prestigiatore che possiede Dio e dal quale estrae tutti noi
esseri umani.
Comunque dicevo che Nessuno è il miglior scrittore che sia mai
esistito. Nessuno fa meglio di lui. Neppure se stesso.
Non ne avete mai sentito parlare? Strano, davvero Nessuno vi
ha mai detto niente su di lui? E’
vero però che non può parlare a miliardi di persone, ma è
strano lo stesso. Forse perché cercate nei luoghi sbagliati.
I suoi libri in biblioteca non li troverete mai.
Dovete cercarli nei luoghi dove non li vendono. Per esempio in un enoteca. Entrate e chiedete :-
Buongiorno,
scusi, ha dei libri?-
Se
quello vi risponderà qualcosa del tipo :- Ma qui non
abbiamo libri di Nessuno!- allora il gioco è
fatto.
Vuol dire che siete nel posto giusto. E non preoccupatevi
per quel non. Lui è una persona molto pessimista, parla
solo al negativo.
Appena
vi appresterete alla lettura sentirete come un qualcosa che vi entra
dentro, che vi fa male, ma che vi piace.
Che vi fa soffrire, ma siete contenti.
Insomma
la pace dei sensi. Solo allora vi giungerà l’impressione di essere stati
presi per il culo
dall’inizio alla fine. Era tutto finto, tutto inventato, ma
sembrava tutto così maledettamente vero.
Cazzarola chissà da
dove le ha tirate fuori ‘ste robe….
Non vi
è mai capitato di presentarvi all’esame per il patentino dello scooter dopo
aver studiato come dei porci trecentonovantacinque cartelli stradali, regole
di precedenza e palle varie e scoprire che l’esame lo dovevate
sostenere la settimana dopo? No? Bhè meglio per
voi. Avete evitato una figura di merda mostruosa.
A un mio amico è capitato. E’ stata una delle scene più belle della
mia vita. Praticamente si presenta all’esame con
me, la prof fa l’appello e a lui non lochiama.
Prontamente questo mio amico (per preservargli la privacy diamogli un nome
a caso tipo Andrea) le fa
notare che lui non è stato chiamato.
:-Ma tu non dovresti essere qui! Chi te l’ha detto chel’esame lo facevi oggi?-
:- Eh,
ma tutti i miei compagni lo fanno oggi quindipensavo
che anch’io…-
:-Ma io non ti ho chiamato a firmare! Tutti quelli che oggi avevano
l’esame sono stati convocati a
firmare il foglio! A te ti ho
chiamato?-(notare: a te ti detta da un prof quindi una persona che dovrebbe
aver studiato…vabbè che era di educazione fisica)
:-No…
Il
nostro povero caro Andrea si alza e se ne va…fra gli sberleffi di noi che
lo conoscevamo e le risate degli altri…l’abbiamo
preso per il culo per tutta la settimana
successiva. Una mia compagna gli ha addirittura regalato il suo libro delle
schede, dato che lei non l’aveva praticamente mai
toccato. Finché una settimana dopo non si patenta anche
lui. A quel
punto sicché ci siamo divertiti come dei matti a prenderlo in
giro così tanto abbiamo continuato lo
stesso.
Apelle figlio di Apollo fece una
palla di pelle di pollo tutti i pesci vennero a galla per vedere la
palla di pelle di pollo fatta da Apelle
figlio di Apollo fece una palla…
Era una
piccola pausa di riflessione da parte del commentatore, ma il racconto va avanti!
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